Ma cos’é?
Immaginate lo stupore che ho provato mentre contemplavo la Lobelia erinus sul mio balcone al terzo piano in pieno centro città, nel vedere arrivare un grazioso esserino alato che però srotolava una specie di proboscide lunghissima al centro dei fiori e ne succhiava il nettare, un fiore dopo l’altro senza sosta…. e stava quasi fermo… Non sapevo cosa fosse, ma sapevo che era assai improbabile che fosse un colibrì visto che vivono principalmente nelle zone tropicali, eppure si muoveva esattamente nello stesso modo, proprio come nei documentari che avevo visto in televisione, ma cos’era, cos’era… ero alle stelle dalla gioia, ma al contempo mi sentivo così smarrita, che cosa poteva mai essere, per un attimo era come se fossi dentro ad un documentario e mi aspettavo di vedere anche Piero Angela spuntare da qualche parte, furono pochi attimi, e non avevo una macchina fotografica a portata di mano, uffa…dopo pochi attimi l’esserino sparì e io andai subito a cercare in internet, interrogando il grande oracolo “google” cominciai con le parole “piccolo uccello con proboscide”, e chiaramente compariva sempre il colibrì, e dopo aver visto diverse immagini che non rassomigliavano per nulla a quello che avevo visto, decisi di approfondire, magari esisteva un colibrì tutto italiano, una specie rara e io ne ero stata un avvistatrice e così andai sul più bel progetto dell’ultimo secolo, wikipedia una comunità libera e collaborativa, senza fini di lucro e senza sponsor scomodi, sperando di venirne a capo, e infatti così fu, wikipedia non tradisce quasi mai, perché appartiene a quella coscienza collettiva che é forse il più gigantesco e complesso apparato omeostatico che la natura abbia mai prodotto, la specie umana. Su wikipedia ci sono due immagini comparate queste che vedete sotto e la intelligente dicitura: ecco Ora lo pubblico sulla mappa, non é la foto originale, ma tutti sapranno che a Torino per chi é molto fortunato come me, ci si può imbattere anche in queste meravigliose farfalle con la proboscide… ahh dimenticavo, la proboscide in realtà si chiama Spirotromba.
Questo é accaduto Macrogrossa stellatarum |