Votare con il portafoglio… Buycott la tecnologia INTELLIGENTE
Se esiste ancora una speranza é proprio in questi giovani che hanno capito cosa serve oggi all’umanità e che stanno provvedendo attivamente alla costruzione di un sistema più democratico e sano per tutti. GRAZIE!!! E’ nato BUYCOTT!! All’opposto del boicottaggio, Buycott ci aiuterà ad organizzare la nostra spesa in modo che con facilità riusciremo a rispettare i nostri principi etici e “meriti” di venir acquistato. Renderà coerente il nostro impegno verso il rispetto del pianeta e ci aiuterà ad organizzarci meglio. Esempio: Durante il SOPA / PIPA un dibattito del 2012 in cui un certo numero di aziende ha spinto per attuare un disegno di legge che vaporizzerebbe l’accessibilità ai grandi serbatoi di cultura libera, aumentandone il costo e il rischio di sostenerli sia da parte dei siti gestiti dai singoli, come i blog, sia per i progetti a contenuto aperto, come Wikipedia, Flickr, YouTube. Con Buycott, oggi si potrà più rapidamente creare una campagna informativa con l’obiettivo di colpire le imprese attraverso il boicottaggio fino a che loro non cambieranno la propria posizione, al contempo si potrà invece facilmente premiare quelle aziende che sappiamo pulite ed eticamente coerenti ai nostri principi. Una semplice App disponibile per i dispositivi Apple e Android in grado di determinare le nostre scelte in nome della consapevolezza. Una volta installata sul vostro dispositivo basterà passarla sul codice a barre di un prodotto per mapparne le origini e le caratteristiche, tracciarne in pratica l’albero genaologico, sapere chi lo ha prodotto, dove, come e conoscerne l’intero processo produttivo. Finalmente il barcode diventa un vero segno di incontro tra la società dei consumi e la società dell’informazione. Da quando ha fatto il suo debutto su iTunes e Google Play ai primi di maggio 2013 é schizzato in borsa e ha avuto una tale impennata di download da bloccarne i server, dieci persone al secondo hanno iniziato a scaricare l’App. Con lo stesso principio di Wikipedia, un enciclopedia libera e condivisa, tutti possono contribuire a migliorare e arricchire il data base di questa applicazione, tutti noi possiamo diffonderne le informazioni, aiutare i nuovi utenti, correggere gli errori e costruire insieme un gran progetto. Non perdete tempo, iscrivetevi subito e iniziate anche voi questa piccola e grande rivoluzione tecnologica che sta trasformando l’umanità da passiva e disinformata consumatrice di obsolescenza programmata e di cibo spazzatura, che da troppo tempo è vittima di queste multinazionali prepotenti e senza scrupoli, il cui unico fine é il guadagno, che ha portato ad un risultato ormai sotto gli occhi di tutti di una gravissima devastazione ambientale e un malessere di tutte le forme viventi del pianeta, compresa la specie umana. Nel mentre vi forniamo una prima lista di operatori del mercato alimentare, che sono soliti utilizzare OGM per la realizzazione dei loro prodotti: Società di produzione Kellog “s Corn Flakes (cereali) Produzione società Hershey “sToblerone (cioccolata, tutti i tipi) Casa di produzione MarsM & M “s Casa di produzione HeinzKetchup (regolare e senza sale) (ketchup) Società di produzione Hellman “sReale Maionese (maionese) Società di produzione Coca-ColaCoca-Cola Casa di produzione PepsiCoPepsi Società di produzione Frito-Lay / PepsiCo (componenti GM possono essere presenti nel petrolio e altri ingredienti)Stabilisce Potato Chips (tutti) Società di produzione Cadbury / Schweppes7-Up Produzione Pringles (Procter & Gamble)Pringles (patatine fritte con sapori originali, Magro, Pizza-licious, Sour Cream & Onion, Salt & Vinegar, Cheezeums) E come alimentazione OGM in Russia per prodotti:Kellogg (Kellogg) – produce cereali per la colazione, tra fiocchi di mais (Secondo greenpeace.org) Tornando a noi, con l’introduzione di Ogm e avvelenando pasta e pane dal 2004 ad oggi la vita media sana è crollata in Italia di almeno 10 anni (fonte Eurostat ufficiale) proprio, guarda caso, dall’anno in cui entrarono gli OGM negli alimenti. Tra l’altro, nel 2012 La Corte di Giustizia ha infatti condannato l’Italia per avere vietato la coltivazione di mais Mon810 alla multinazionale statunitense Pioneer Hi Bred. Che, nel 2008, aveva fatto causa al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per non avere permesso alla sua filiale italiana di coltivare il cereale sviluppato da Monsanto. Secondo la Corte, se la coltivazione di una pianta geneticamente modificata è già stata autorizzata dall’Unione, non c’è sovranità nazionale che tenga, e ogni Stato membro si deve adeguare. Cosa che l’Italia, in effetti, non ha mai fatto, preferendo prendere tempo ed evitando di agire. La vittoria dei produttori di Ogm, dunque, può essere vista come una conseguenza delle lacune normative italiane, e dell’assenza di leggi regionali che regolino la coesistenza di varietà tradizionali e geneticamente modificate. E’ una lotta impari per la potenza di queste multinazionali e per la pervasività dei loro prodotti sul mercato, unita alla disinformazione dei mass media. Questa è la filosofia e l’obiettivo di BioMa Urbano, agire tutti insieme e dare sempre il nostro contributo per CONSERVARE – PROTEGGERE – SORVEGLIARE i luoghi che abitiamo nella consapevolezza che noi siamo le nostre scelte. |